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Il Cevrin di Coazze

Formaggio dalle caratteristiche uniche, prodotto con latte caprino della rustica razza Camosciata delle Alpi, addizionato quasi sempre di latte vaccino (solitamente da vacche di razza Barà).

Gli allevatori hanno nei secoli privilegiato tale razza caprina, molto simile nell’aspetto e nelle abitudini allo stambecco, per la sua attitudine all’ambiente montano dove le sue naturali doti di arrampicatrice aiutano la capacità di sfruttare anche i pascoli più poveri ed impervi.

Il territorio

Tra le due grandi vallate che solcano le Alpi Cozie, la Valle di Susa (formata dal fiume Dora Riparia) e la valle Chisone, dal massiccio dell’Orsiera-Rocciavrè si diparte una più corta valle, quella del Sangone, ricca di pascoli ed alpeggi. Ed è proprio dal nome del massiccio principale che emerge evidentemente il legame tra queste alture e l’allevamento caprino: Rocca delle Capre, questa l’etimologia di Rocciavrè!

Tradizionalmente legato agli alpeggi ed agli allevamenti di Coazze, col tempo molti produttori si sono stabiliti in sedi aziendali sul comune di Giaveno, per poi spostarsi con le mandrie nei mesi estivi sugli storici alpeggi coazzesi.

La storia

Le indagini storiche su questo particolarissimo formaggio non hanno portato ad alcun riscontro scritto: il termine “cevrin” (caprino, in piemontese) non compare mai nei documenti. Neppure i registri dei dazi imposti alle merci, solitamente fonte quanto mai attendibile e dettagliata per indagini storiche, sono di qualche aiuto: al mercato di Giaveno nel XIX secolo i formaggi non venivano tassati, e quindi non figurano nei registri.

È comunque attestato e testimoniato che già nel tardo Medioevo i formaggi erano un importantissimo prodotto per Giaveno e Coazze, laddove i pascoli estivi sono fertili ed estesi e dunque la pastorizia è presente nel tessuto economico del territorio da tempo immemore.

Il mercato di Giaveno era il più importante sbocco commerciale per il cevrin, che è dunque rimasto pressochè sconosciuto al di fuori del territorio della Val Sangone, fino alle più recenti iniziative di valorizzazione.

Prodotti e produttori

La ricetta originale era probabilmente a partire da latte crudo: pur mancando documentazioni scritte, è assai probabile che in alpeggio, ad altitudini dove procurarsi legna per scaldare il latte è impresa ardua, si procedesse senza innalzarne la temperatura.

Oggi viene prodotto da diversi allevatori di Giaveno e Coazze, esclusivamente da latte di pascolamento, da marzo a novembre, e venduto dopo una stagionatura di almeno 3 mesi. In questo periodo il cevrin assume le sue paculiari caratteristiche organolettiche, i suoi profumi intensi e persistenti, grazie anche al quotidiano lavoro di manutenzione (rigirare e tenere pulita ogni singola forma) da parte dei casari.

Il Cevrin di Coazze è Presidio Slow Food e rientra nel Paniere dei Prodotti Tipici della Provincia di Torino. È inoltre classificato come “Prodotto agroalimentare tradizionale della Regione Piemonte”

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