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La Cipolla Piatlina di Andezeno

La cipolla di Andezeno può vantare particolari caratteristiche che la rendono ricercata e molto pregiata, per la sua delicatezza. Deve essere raccolta rigorosamente a mano perché la polpa, molto tenera, si danneggia facilmente. Chiamata anche Cipolla Piatta o Piatlina, ha una buffa forma appiattita e colore dorato. Con una polpa particolarmente tenera, che la rende facile e rapida da cucinare, ha un sapore dolce e poco piccante,

Da non confondere con la varietà piatta di Stoccarda, a cui assomiglia molto esteticamente, viene raccolta a cavallo dei mesi di luglio ed agosto, quando le piante giunte a maturazione piegano al suolo la parte aerea; si conserva molto bene anche fino alla primavera inoltrata dell’anno successivo. Il modo migliore per gustarla è al forno, specialmente ripiena.

La delicatezza della polpa apparentemente ne riduce la commerciabilità perché ne limita la manipolazione: non è possibile meccanizzare la raccolta o usare macchine calibratrici o confezionatrici. Tutta la preparazione per la vendita, fatta a mano, richiede molte ore di manodopera e se la trovate confezionata in cassette di plastica state certi che si tratta delle cosiddetta Cipolla Piatlina bionda di Andezeno perché solo così si riesce a proteggerla da manipolazioni che potrebbero danneggiarla. Si tratta di una varietà di cipolla molto pregiata sia per la sua prelibatezza che per la sua conservabilità.


Il territorio

Ha ottenuto il riconoscimento del marchio PAT (Prodotti Agrolimentari Tradizionali del Piemonte) in quanto prodotto coltivato nel Comune di Andezeno e in pochi altri comuni circostanti da più di 25 anni. I terreni di quest’area della pianura torinese ben si adattano a questa coltivazione, per le loro caratteristiche pedologiche: ad elevato contenuto in sabbia e limo, il terreno è sciolto, leggero e leggermente alcalino. La semina avviene tra dicembre e marzo, anche prima delle gelate, perché la germinazione non avviene se non a primavera.

La storia

La tradizione orale attribuisce alla Cipolla di Andezeno una storia plurisecolare che si traduce anche nelle pratiche agricole per cui i produttori hanno l’abitudine di produrre il seme delle varietà locali in azienda, attraverso la selezione dei bulbi, che poi, una volta ripiantati, vengono mandati a seme. I produttori, nel tempo, hanno creato differenti selezioni di questa varietà locali che le distinguono dalle altre comuni varietà in commercio. La Piatlina bionda, in verità, è uno degli ecotipi autoctoni di questa varietà di cipolla, geneticamente distinto dagli altri che sono: la viola, la ramata e la bianca. Il peso medio dei bulbi varia tra 20 e 200 g. I bulbi portaseme vengono conservati in ambienti isolati per impedire incroci tra tipologie varietali e solo quando le infiorescenze sono mature i semi vengono separati dalle parti vegetali.

Prodotti e produttori

Per le sue particolari caratteristiche, la cipolla di Andezeno ha ampi spazi di commercializzazione: dal mercato ortofrutticolo torinese, agli esercizi della grande distribuzione, alla vendita al dettaglio presso le fiere locali e le aziende agricole che la producono. L’evento più conosciuto è la Fiera di Andezeno che si svolge ogni anno in autunno. Si è già detto della cottura in forno, per cui è decisamente adatta vista la polpa tenera e dolce; la farcitura si fa con il tradizionale ripieno di carne.


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Grazie agli studi di fattibilità ed alle sperimentazioni realizzate nel progetto La Dispensa Del Re, sono stati individuati e messi a punto trasformati che potranno dare ulteriore visibilità a questo eccellente prodotto:

- Cipolla piatlina di Andezeno stufata

- Crema di cipolla piatlina di Andezeno

- Sugo di pomodoro Costoluto di Cambiano, Asparago di Santena e Cipolla Piatlina di Andezeno.