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La menta di Pancalieri

La menta (mentha) è una pianta erbacea perenne, appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, che predilige luoghi umidi, freschi e ombrosi. Il suo profumo fresco e caratteristico è inconfondibile, il gusto gradevole e l’aroma intenso.

Esistono centinaia tra specie diverse e differenti varietà di menta, ibridi naturali e non, ma la Regina indiscussa di tutte le varietà di menta, anche per gli esperti, è la Menta Piperita (Mentha x piperita).

Questa pregiatissima varietà di menta, a Pancalieri, ha molteplici utilizzi: fresca o essiccata, può essere “bianca” o “nera”, in base alle più o meno chiare sfumature di verde. La “nera” è più diffusa nell’industria liquoristica, cosmetica e medicinale perché distillata in olio essenziale dà rese maggiori.

La menta, amante dell’acqua e del sole, si propaga mediante piantine fogliate, estirpate a mano e trapiantate quando sono alte 10-15 cm. Ogni ettaro di terreno coltivato può ospitare tra le 70.000 e le 150.000 piante. Per avere un’idea della resa della distillazione, si pensi che per avere tre kg di olio essenziale occorrono 10 quintali di piante di menta.


Il territorio

Pancalieri è considerata la capitale italiana della menta perché nella zona si produce quasi il 50% di tutte le piante officinali italiane. Qui la Menta piperita nera è un prodotto tipico. Una ventina di comuni torinesi e cuneesi si snodano lungo il corso del Po e dei suoi affluenti godendo di un terreno argilloso-siliceo, ideale per la coltivazione di questa pianta, che ha bisogno di un sottosuolo fertile e limoso, permeabile ma sempre umido. E’ la cosiddetta “isola d’erba” in cui campi, prati, filari di pioppi raccontano una storica vocazione agricola per queste piante che d’estate profumano l’aria.

Grazie alla Cooperativa Erbe Aromatiche di Pancalieri la coltivazione di piante officinali ed erbe aromatiche (camomilla, tarassaco, timo, iperico, malva, coriandolo, maggiorana, melissa, ecc.) ha raggiunto notevole visibilità. Ogni anno a Pancalieri si svolge “Viverbe”, manifestazione dedicata alle erbe officinali, a cui è dedicato anche il Museo della Menta e delle Piante officinali di Pancalieri, che merita una visita, così come i borghi di questi luoghi immersi nella campagna profumata.

La storia

L’Iconographia Taurinensis, custodita presso il Dipartimento di Biologia Vegetale della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Torino, documenta la lunga storia della coltivazione della menta in Piemonte. La menta bianca si distillava già nella seconda metà dell’800 a Torino e dintorni per ottenere l’olio essenziale ad uso terapeutico ed erboristico, in alambicchi anche di 100 litri.

Secondo diverse fonti storiche, la Menta Piperita nera di Pancalieri è quella che gli inglesi chiamano Black Mint, nota anche come “Menta di Mitcham o Italo-Mitcham” in omaggio alla località inglese in cui, nel ‘700, si sperimentarono le prime coltivazioni. Fu il profumiere francese Honoré Carles ad importarla in Italia, ad inizio ‘900, riconoscendo nei terreni di Pancalieri le condizioni ideali per lo sviluppo della Menta Mitcham.

Coltivazione e distillazione andarono di pari passi negli anni successivi, diffondendosi rapidamente e raggiungendo importanti dimensioni produttive, sia sia per le rese in erba verde, remunerative per gli agricoltori, sia quelle in essenza, venduta dai distillatori (utilizzata poi in pasticceria, erboristeria, creme lenitive, olii e dentifrici). Verso la fine degli ‘20 del Novecento le distillerie erano 70. Nel secondo dopoguerra molte aziende agricole si dotarono di alambicchi per effettuare la distillazione in proprio e si consolidò il ruolo del territorio nel campo della produzione di menta e erbe officinali. Oggi sono una quarantina le aziende agricole del Pancalierese che operano nel settore.

Prodotti e produttori

La Menta Piperita di Pancalieri già dal 1999 compare nell'elenco dei Prodotto Agroalimentari Tradizionali della Regione Piemonte (PAT), così come anche l'olio essenziale derivato, e dal 2003 nel Paniere dei Prodotti tipici della Provincia di Torino. Attualmente è in corso la procedura per avere il riconoscimento DOP.

Anche se in Italia è meno diffusa in cucina rispetto ad altri paesi mediterranei (si pensi ad insalate, polpette, fritti, the, ecc.), il suo utilizzo è comune e sempre molto gradito anche per guarnidre cocktail e gelati, insaporire grigliate estive o sciroppi vari.

Una curiosità: per capire se l'olio essenziale è naturale basta guardare il colore. A Pancalieri tutti sanno che lo sciroppo di menta è incolore o giallo paglierino: quello verde contiene coloranti.


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Grazie agli studi di fattibilità ed alle sperimentazioni realizzate nel progetto La Dispensa Del Re, sono stati individuati e messi a punto trasformati che potranno dare ulteriore visibilità a questo eccellente prodotto:

- Confettura extra di ciliegie e menta

- Paste di mais e menta